Nell’aprile 1958, si celebrò il cinquantenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna. Furono giorni di grandissima gioia e solennità per tutto il popolo sardo. I fedeli a migliaia giunsero a Bonaria in quei giorni per onorare la loro Patrona. L’avvenimento più importante, questa volta, fu la presenza del Papa, il grande Pio XII, una presenza non fisica (non era ancora giunto il tempo dei viaggi papali) ma importantissima: il papa parlò al popolo sardo attraverso un messaggio trasmesso in diretta dalla Radio Vaticana, collegata con la Rai. Oltre centomila persone erano presenti nel piazzale della Basilica, in devoto ascolto della parola del Vicario di Cristo. Era la prima volta nella storia della Sardegna che il papa faceva giungere la sua voce in questo modo.
“Da tempo nutrivamo il desiderio di rivolgervi una nostra parola, diletti figli e figlie della nobile Sardegna, tradizionalmente devota a questa Sede Apostolica, per manifestarvi il Nostro paterno affetto e la stima e la fiducia che riponiamo in voi, quasi ridesti in questi ultimi anni, a novello fervore di vita e di opere…. Siamo certi che voi… consentirete con Noi, se affermiamo che la Sardegna, a giusto titolo, si può considerare eredità e dominio di Maria e che tale vuol restare nel futuro…
…Elemento preponderante di tale prerogativa (l’attaccamento dei sardi alla loro terra) è stata in ogni tempo la fede cristiana, mantenuta immune da errori, avuta in alta stima dai vostri avi, e della cui saldezza nei cuori è segno e prova una fervida devozione alla Vergine. Si comprende, pertanto, la salutare importanza – nel corso della vostra storia religiosa e civile,- del Santuario di Bonaria, come centro di vita cristiana e di devozione mariana…”..
Le parole del papa penetrarono nel cuore della gente sarda. Abituati a sentir parlar male della loro terra, i sardi ascoltando le parole del Sommo Pontefice, provarono gioia indescrivibile insieme a riconoscenza immensa.