La costruzione del Santuario risale a quando, il re d’Aragona conquistò la Sardegna scacciandone gli odiati pisani. Alfonso IV, per ordine del re Giacomo, si accampò ai piedi del colle di Bonaria, da dove ebbe inizio l’espugnazione.
La conquista della Sardegna si rivelò per Alfonso più difficile del previsto, e dovette affrontare il nemico in durissime battaglie. Dopo aver firmato la pace, continuò a rafforzare le difese già predisposte sul colle di Bonaria, fino a che ebbe costruito una cittadella fortificata che il Principe volle dotare di una Chiesa, eretta in ringraziamento alla SS. Trinità e alla Vergine, che venne affidata dapprima ad un sacerdote, e successivamente il 17 ottobre del 1335 ai religiosi Mercedari, intitolandola alla Madonna della Mercede.
Salita l’ampia scalinata, ci si ritrova sul grande piazzale fatto costrui¬re dal Comune di Cagliari, dinanzi alla facciata del Santuario e della Basilica. Un piaz¬zale molto bello, realizzato con le tipiche pietre di tante strade e piazze della Sardegna, divise in riquadri da lunghe fasce di lastre di pietra e con al centro un grande stemma dell’Ordine della Mercede.
Ai lati della piazza, vi sono due monumenti in bronzo, opere dello scul¬tore Franco D’Aspro, eretti in occasione della venuta di Paolo VI, rappresen¬tanti una nave in balia dei venti, con lo stemma della Mercede, e la Vergine di Bonaria che con la sua presenza rassicura il cuore dei suoi devoti. Guardando verso il complesso monumentale di Bonaria, notiamo, sulla sinistra la facciata del convento dei Religiosi Mercedari, addossato al Santuario, il quale a sua volta è contiguo alla Basilica.
La facciata del convento è piuttosto semplice anche se imponente. “La facciata (del Santuario) è sporgente a curva, ed il vestibolo è sor¬montato da una calotta ch’è posteriore alla Chiesa. Sopra la porta dell’ingresso vi è una lunetta in cui vi è rappresentata la Vergine di Bonaria con una barca in mano. Conforme al simulacro che si venera nell’altar Maggiore, ed ai lati le armi di Aragona” .
Questa vecchia facciata del Santuario, di cui parla il Canonico Spano, è stata completamente ristrutturata, durante i lavori del 1958 ed è opera dell’arch. Gina Baldracchini di Perugia. È stata realizzata in pietre calcaree, bugnate, è di fattura molto semplice, con un gran rosone al centro da cui penetra verso l’interno una luce tenue e riposante. Il portale, preesistente, molto bello, proviene dalla vecchia Chiesa di San Francesco in Stampace. Sulla lunetta è stata posta una piccola statua in bronzo della Madonna di Bonaria, opera dello scultore romano Arnolfo Bellini.
It is the first exemple of Gothic-Catalan style ever built in Sardinia, and was erected by the Aragonese between 1324 and 1326.
The apse is wedged in the Aragonese tower (now the bell-tower), the only remnant of the fortification ordered by King Alfonso of Aragona.
In the middle of the apse is the Madonna’s throne. The simulacrum, placed on a marble pedestal, stands out distinctly against the golden mosaic.
At the apse’s sides, two small doors are used as passge for devotes going to kiss the Madonna’s simulacrum.
The ivory boat which hangs in the middle of the apse dates from the XV century. It signals winds from the Golfo degli Angeli (Gulf of Angels), in a very mysterious way. It is the most ancient ex-voto of the Shrine.
Frescoes in the presbytery vault are by Gina Baldracchini.
In the niche of the first chapel to the right, there is a small statue of the Madonna of the Miracle, more ancient than the simulacrum of the Madonna of Bonaria. This statue has been here since the construction of the church (1325).
The Madonna of the Gold Finch, in the third chapel to the right, is a painting by Michele Cavaro (1517-1584).Die Wallfahrtskirche ist die erste von den Aragonern im gotisch-katalonischen Stil um 1324 – 1326 gebaute Kirche in Sardinien.
Der Hauptaltar befindet sich eingegliedert im aragonesischen Turm (jetziger Glockenturm) einziger Rest der von König Alfonso gebauten Festung.
Im Zentrum des Hauptaltars erhebt sich auf einem Marmorsockel die Madonnenstatue.
Seitlich des Altares ermöglichen zwei Türchen den Eintritt des Besuchers zur Huldigung der Madonna.
Ein Schiffchen aus Elfenbein aus dem 15.Jahrhundert hängt über dem Zentrum des Altars. Auf seltsame Weise zeigt es die Winde des Golfo degli Angeli an.
Die Wandmalereien in der Kuppel sind von der Malerin G. Baldracchini.
In der Nische der ersten Kapelle rechts befindet sich eine kleine Madonnenstatue, älter als die der Madonna von Bonaria. Sie befindet sich dort seit der Entstehung der Kirche (1325).
Das Gemälde die “Madonna del Cardellino” von Michele Cavaro (1517 – 1584) ist in der dritten Kapelle rechts.C’est le premier exemple de style gothique-aragonais bâti en Sardaigne. Il fut érigé par les aragonais entre 1324 et 1326.
L’abside se trouve coincée dans la tour aragonaise (aujourd’hui clocher), le dernier vestige des fortifications bâties par le roi Alphonse d’Aragon.
Au milieu de l’abside est situé le trône de la Vierge.
Le simulacre de la Vierge de Bonaria est posé sur un piédestal en marbre et sa silouette se détache nettament contre le mosaïque dorèe. Aux deux côtés de l’abside deux portes permettent le passage des dévots qui vont baiser le simulacre de la Vierge.
Le petit vaissau en ivoire, suspendu au milieu de l’abside, remonte au XV siècle. Mystérieusement il marque la direction des vents dans le Golfe des Anges. C’est le plus ancien ex voto du Sanctuaire.
Les fresques dans la voute du presbytère sont dues au peintre Gina Baldracchini.
Dans la niche de la première chapelle à droite se trouve la petite statue de la Vierge du Miracle, plus ancienne que le simulacre de la Vierge de Bonaria. La petite statue est là depuis la construction de l’église (1325).
La Vierge du Chardonneret, la peinture de la troisième chapelle à droite, est attribuée à Michele Cavaro (1517-1584).Es el primer ejemplo de estilo gotico-catalan construido en Cerdeña.
Fue construido por los aragoneses dentro de 1324 y 1326.
El abside se halla colada en la torre aragonés ahora campanil unica cosa que queda de la fortificación construida por el Rey Alfonso de Aragón. Al centro del abside está situado el tron de la Virgen. El simulacro de la Virgen de Buenos Aires encuentra su apoyo sobre un piedistal de marmol y está clara la distancia entre el mosaico de oro.
A los lados del abside dos pequeñas puertas tienen la función como pasillo de los devotos que van a besar el simulacro de la Virgen. El buquecito de avorio, que está colgado en el centro del abside es del siglo XV. De manera misteriosa señala los vientos del Golfo de los Angeles. Es el más antiguo ex voto del Santuario. Los afrescos de la vuelta del presbiterio son de la pintora Gina Baldracchini.
En la primera capilla a la derecha está la pequeña estatua de la Virgen del Milagro, más antigua que el simulacro de la Virgen de Buenos Aires. La pequeña estatua se encuentra allí desde cuando surgió la iglesia (1325). La Virgen del Cardellino, el cuadro de la primera capilla a la derecha es de Michele Cavaro (1517-1584).