A Bonaria c’è anche un bellissimo Chiostro di forma rettangolare, con tre arcate sui lati minori e quattro su quelli Maggiori. Al centro c’è un caratteristico pozzo-cisterna, sormontato da orna¬menti in ferro battuto. Questa cisterna, insie¬me alle altre esistenti in Convento, tra cui una, ubicata sul lato sinistro del Chiostro, e che, poi, fu adibita a ospitare il primitivo Museo, forniva acqua alla numerosa comunità di Bonaria.
La funzione del chiostro è quella del luogo riservato in cui il frate cerca l’intimità con Dio e in cui trova “riparo” dal mondo. Per questo esso è aperto ma coperto: aperto perché permette di avere un contatto con il cielo che sovrasta il mondo, ma è coperto dalle intemperie che possono disturbare la vita ritirata della persona consacrata.

Al centro il pozzo che richiama l’anelito a Cristo-Dio, fonte della vita che disseta e ristora colui che getta nel Redentore tutta la sua esistenza.
Il Chiostro di Bonaria dà accesso ai locali del Santuario e della Sagrestia.

All’interno del Chiostro vi è la Segreteria Parrocchiale, il Negozietto degli oggetti ricordo, il Museo rinnovato e quello precedente, oltre ai servizi.
Nelle pareti del chiostro sono esposti dei pannelli che raccontano al visitatore la storia di Bonaria attraverso alcuni avvenimenti principali e la descrizione della struttura.

In the ancient cloister a museum has been set up to collect all evidence of devotion for the Madonna during the centuries: from models of ships, slaves’chains, gifts of Kings, Princes and Popes, to sport champions’shirts.
Mummies, first buried under the shrine presbytery, belong to the Alagon Marquees family from Villasor, who died of plague in 1604.

Im alten Kreuzgang des Klosters befindet sich ein Museum das Zeugnis ablegt von der seit Jahrhunderten dauernden Verehrung der Gläubigen für die Madonna. Modelle von Schiffen, Ketten von Sklaven, Geschenke von Königen, Prinzen und Päpsten sowie Trikots von idolen des Sports usw. befinden sich im Museum.
Die Mumien, einst vergraben hinter dem Presbyterium, sind von der Familie Alagon, Marquis von Villasor, gestorben an der Pest um 1604.

Dans une vieille citerne attenant au cloître a été aménagé un musée qui abrite les témoignages de la dévotion à la Vierge au cours des siècles, des chaînes des esclaves en passant par des œufs d’autruche africain, aux dons du pape Paul VI, au maillot de champions du sport.
Les “momies”, autrefois enterrées sous le presbytère du Sanctuaire, sont celles de la famille Alagon, marquis de Villasor, morts de la peste en 1604.

En el antiguo Quiostro ha surgido un museo que recoge los testigos de la devoción en los siglos a la Virgen: desde los modelos de buques hasta las cadenas de los esclavos, donos de reyes, principes y Papas, e incluso chaquetas de campeones de deporte.
Las mumias que antes fueron enterradas detrás del presbiterio del Santuario son de la Familia de los Alagon, marqueses de Villasor, muertos de peste en 1604.