(25 marzo e 24 aprile)
O Vergine gloriosissima di Bonaria,
quali figli tuoi affezionatissimi e devoti, ci prostriamo ai tuoi piedi in questo giorno solenne in cui ricorre la data memoranda, e a noi tanto cara, in cui Tu giungesti nella nostra Isola per prenderne materno possesso. (oppure la data memoranda della Tua solenne Incoronazione).

Nel corso di questa sacra novena, ti abbiamo rivolto le nostre preghiere, ti abbiamo aperto i nostri cuori, ti abbiamo manifestato i nostri pericoli, ti abbiamo esposto i nostri bisogni. Oggi, nell’entusiasmo che ci stringe intorno a Te, col cuore pieno di gioia e di speranza, uniamo insieme tutte le nostre suppliche, tutti i nostri attestati di amore in un inno di lode e di riconoscenza che sgorga irrefrenabile dalle nostre labbra.

O Madre diletta, noi ti amiamo con tutto il nostro cuore e dopo Dio ti proclamiamo Signora e Patrona di tutto il nostro essere: delle nostre anime, dei nostri corpi, delle nostre famiglie, delle nostre sostanze. Tutto poniamo nelle tue mani; tutto affidiamo al tuo materno affetto.

Chi potrà farci del male se noi saremo uniti a Te? Che cosa possiamo mai temere se dal tuo bel Santuario di Bonaria ci proteggerai col tuo sguardo materno e ci accoglierai sotto il tuo manto? Le nostre Storie, le mura del tuo Santuario son piene di attestati e di voti che testimoniano i prodigi e le grazie da te profuse sulla nostra terra.

I nostri avi ci hanno tramandato le tue glorie, i nostri padri ci hanno insegnato i tuoi canti, le nostre mamme ci hanno sussurrato, nel darci il latte, il tuo nome. È il nome più profondamente impresso nel nostro cuore, il nome che fa sobbalzare di gioia, che fa brillare di commozione gli occhi di ogni sardo. Ebbene o Madre, non rompere la catena così ricca delle tue grazie, non guardare la nostra ingratitudine, guarda solo il tuo cuore materno e continua a spargere su di noi i tuoi favori.

Ave, Maria. Benedici, o gran Madre, la nostra cara Isola, rendi fecondi i nostri campi, fertili i pascoli delle sassose montagne; bagna la nostra terra riarsa, allontana le invasioni di insetti, attenua l’arido spirare dei venti, purifica l’aria malsana.

Benedici le nostre città ed i nostri paesi, e fa’ che vi regni la pace e la giustizia in ogni ordine sociale; benedici le nostre famiglie e conservale nell’amore e nella concordia; proteggi dai pericoli i nostri figli. Rendi fruttuoso il lavoro dei nostri uomini e scampali da ogni disgrazia.

Benedici tutti i sardi lontani, sparsi in ogni parte della terra e che sempre ti ricordano e ti invocano. Benedici soprattutto le anime nostre, rendile forti nella fede, costanti nell’operare il bene, vigili nel fuggire il peccato.

Benedici i nostri Vescovi e i nostri Sacerdoti; assistili nel loro santo ministero perché siano nostre degne guide nelle vie del Signore. Benedici le pubbliche autorità, perché rettamente si adoperino per la prosperità del tuo popolo. Benedici o Madre, tutti e tutto; benedici anche la Chiesa con a capo il supremo Pastore, il nostro venerato Pontefice.

Che i suoi accenti accorati e i suoi appelli per la fede e la pace trovino l’umanità disposta ad accoglierli, cosicché radunati tutti sotto il vessillo di Cristo ci possa guidare all’eterna patria del cielo dove contempleremo la tua gloria e loderemo Iddio eternamente beati. Amen. Salve, Regina…