Vi sono esposti i quadretti votivi più antichi ed ex-voto di vario genere.
Nella tradizione votiva della Sardegna, il Santuario di Bonaria assume un ruolo di primaria importanza per l’antichità, la qualità e il numero degli ex-voto. Si tratta in larga parte di ex-voto di scampati alla schiavitù o al naufragio, infatti la Madonna di Bonaria è stata da sempre invocata come protettrice dei naviganti.
Le pitture votive, per il 70% di tema marinaresco, hanno un’importanza storico-documentale, di primissimo piano. Risalenti al XVIII-XIX sec., esaltano, sul semplice fatto di cronaca, la potente intercessione della Madonna.
Lungo il corridoio è apprezzabile la parte superiore di una cisterna scavata nella roccia, con volta a botte, pertinente al sistema di canalizzazione e approvvigionamento delle acque del Castello aragonese, ma utilizzata dai frati del convento fino agli inizi di questo secolo.
Sono inoltre esposti altri oggetti donati come segno di ringraziamento e devozione a N. S. di Bonaria: guantoni di boxe, armi, magliette sportive…