I due Ordini storicamente chiamati “redentori”, i Trinitari e i Mercedari, in stretta collaborazione hanno intrapreso un progetto in un paese africano. Durante il 2006 sono stati raccolti fondi per la realizzazione a Khartoum, capitale del Sudan, un centro di accoglienza per i bambini-soldato riscattati dai gruppi armati islamici. I Padri Mercedari custodi del Santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari hanno, intanto, raccolto 13 mila euro per questa iniziativa.
Ci sarà anche un “pezzo” di Sardegna nel centro di accoglienza per i bambini-soldato riscattati dai gruppi armati islamici che sarà realizzato a Khartoum, capitale del Sudan. In soli di tre giorni, dall’8 al 10 dicembre, nel Santuario di Nostra Signora di Bonaria sono stati raccolti circa 13 mila euro grazie alle offerte consegnate dai fedeli in busta chiusa alla fine delle messe e alla vendita delle stelle di Natale.
I padri Mercedari, custodi del Santuario, in collaborazione con il Terz’Ordine Mercedario (TOM) e il Movimento Giovanile Mercedario (MGM), hanno infatti partecipato alla Campagna Redentrice che nel 2006 è stata indirizzata alla liberazione dei bambini soldato sudanesi, per il cui riscatto viene chiesta una somma in denaro che varia dai 50 ai 100 euro. Partito il 17 gennaio 2006, giorno in cui ricorre l’anniversario dell’approvazione dell’Ordine, il progetto, portato avanti assieme ai Trinitari (altro ordine cosiddetto “redentore”), prevede la realizzazione di una Casa che potrà ospitare tra i 60 e i 100 bambini-soldato liberati dalla schiavitù della guerra.
Il centro di accoglienza, che sarà chiamato “San Juan de Mata”, dal nome del Santo Fondatore dell’Ordine Trinitario, sara’ costituito da 4 padiglioni, dormitori con la capacità di 22-25 letti ognuno, una sala di riunioni, servizi, docce, refettorio, dispensa, cucina, i differenti uffici, le camere da letto del personale ed una infermeria. Un ambiente protetto, in cui oltre al recupero della serenità, i bambini potranno conseguire essenziali elementi di scolarizzazione, ma anche la formazione professionale adeguata a praticare l’allevamento del bestiame, una delle risorse più importanti del paese.